domenica 8 febbraio 2015

L'errore di confrontarsi con i Grandi



Adesso sono quasi quattro anni che ho l'onore ed l'onere di insegnare Brazilian Jiu Jitsu ed in questi anni quante volte mi è capitato di dover far capire al mio atleta di turno di non mettersi mai a confronto con un professionista. Il lavoro di un insegnante non è solo quello di far vedere una tecnica e controllare che questa venga portata nella corretta maniera, un bravo insegnante, a mio parere, deve avere inanzitutto la capacità di entrare in sintonia con i propri ragazzi, parlarci, capire se ci sono problemi e se questi possano essere affrontati e risolti su di un Tatami, ma anche far comprendere che ci sono da un lato i professionisti e tutti intorno a loro un mondo intero di praticanti.
Quante volte ci è capitato (e mi rivolgo ovviamente agli Istruttori e Professor) di sentirci dire: "ma come fanno?!" oppure "non riuscirò mai a fare una cosa simile" ecc..., e tu risponderai: "tranquillo, non ti abbattere, ti ci vuole solo del tempo e tanta pratica prima che possa riuscirci anche tu".

Ma perchè questo accade?
Semplice, un atleta professionista si allena tutti i giorni, tutto il giorno, e prendiamo il caso di B.J. Penn, che in soli tre anni è passato da Bianca a Nera, questo appunto si presentava in palestra 5 giorni a settimana per 6 ore al giorno.......!


Un atleta che invece pratica Jiu Jitsu il classico 3 giorni a settimana per 2 ore a lezione.........beh facciamoci due conti e vedremo subito che il divario di tempo di allenamento sui tre anni è immenso!

Allora la soluzione?

NON ESISTE!

Ovvero, potrebbe anche, ma questo vorrebbe dire chiudersi in un Dojo 24 ore su 24 ed allenarsi tutto il tempo. Adesso, a quanti non è mai balenata una idea del genere in mente? Credo almeno una volta a tanti di voi. Ma un attimo dopo ci si scontra con la realtà, ovvero ognuno ha una vita fuori dal Tatami, un lavoro, una famiglia alla quale pensare e dunque non bisogna prendersela quando vedo un atleta più bravo, semplicemente lui si sarà allenato in maniera più costante e migliore.
Ognuno deve portare avanti il suo Jiu Jitsu e nulla di più.
Se lo pratichi per tuo puro piacere allora nulla ti peserà, se invece lo pratichi perchè vuoi dimostrare a qualcun altro di essere migliore.....beh, stai sbagliando!
Ho letto un articolo che parla proprio di questo argomento l'altro giorno (da dove ho appunto preso l'immagine sopra) e mi ci sono ritrovato assolutamente d'accordo.
Insomma non commettiamo l'errore di confrontarci con Marcelo Garcia, i Mendes, o senza allontanarci troppo, con Anacoreta o Franceschini ecc, loro fanno questo per lavoro, tutti gli altri lo fanno per passione e per piacere.

Qui di seguito trovate il link all'articolo di cui vi parlavo, il quale si conclude con 4 semplici strategie consigliate, che si possono adottare per poter continuare ad allenarci senza farci troppe pippe mentali.

Buona lettura e Buon BJJ!


http://jiujitsumag.com/jiu-jitsu-math-the-part-time-grappler-equation/



lunedì 2 febbraio 2015

Una nuova Cintura Nera del BJJ Italiano




Questo sabato appena trascorso è stato un altro di quei giorni speciali che personalmente ricorderò sempre con grande piacere. Il mio carissimo amico Cristian De Maio è stato promosso a Faixa Preta dal Mestre Rogerio Olegario, in maniera strameritata aggiungerei.
Cristian è una di quelle persone che se fosse dipeso da lui, volentieri sarebbe rimasto al grado di marrone a tempo indeterminato. Ma personalmente, oltre a Peppe, non conosco altra persona che più di lui si meriti questa Cintura. Sono molto felice per questa promozione e per tutti gli atleti del Loro Team. 


Adesso sono due i Professor del GPT di Napoli!
 

Questa giornata, in fine, si è conclusa con la presentazione della teca realizzata in onore di Marco Galzenati, che sempre sarà presente in ognuno di noi.



OSS